DEVIL'S CASTLE


Oltrepassato il fienile, hai atteso qualche minuto prima di tornare sui tuoi passi strisciando. Ricoperto di rami e foglie per mimetizzarti con il terreno.
Avanzi muovendoti di pochi centimetri alla volta, con l'intenzione di raggiungere quel gruppo di massi a pochi metri, dietro ai quali ti sarà possibile allontanarti dal fienile indisturbato.
Dieci minuti buoni son serviti per scomparire nel fogliame e riapparire nella zona coperta prefissata. Solo una volta hai avvertito di nuovo quel bagliore.
Due lampeggi distinti e una breve pausa.
Eri già immobile quando l'obbiettivo è tornato a cercarti fra i cespugli, ti ha accarezzato senza soffermarsi. Poi più nulla, segno che il tuo accrocco di sterpaglia ha funzionato.
Ora ti trovi dietro i masi di granito sufficientemente alti per permetterti di procedere accovacciato. 
Ti sei segnato bene nella memoria qual'era lo spuntone roccioso e ti dirigi verso l'obbiettivo con molta calma e la speranza di arrivare troppo tardi all'appuntamento e non trovare più nessuno.
Meglio soli. Ripeti alla luce delle tue esperienze.
Ogni incontro, fino ad oggi, non ha mai restituito nulla all'entusiasmo scaturito. Solo brutte sorprese, pessime esperienze, dolorose azioni necessarie per preservare la tua salute. La tua coscienza è sporca come le tue mani e i tuoi vestiti, la tua anima dannata, sei convinto che l'inferno che ti attende sarà migliore della tua vita vissuta.
Ti difendi dalle aggressioni per solo spirito di conservazione, senza pentimenti o cattiveria. Non c'è nulla di personale quando rompi a mazzate il cranio di qualcuno, che sia stato precedentemente un uomo vivo o un non morto.
Procedi senza fretta, raccogli bacche nel tragitto a parabola molto ampia che percorri per avvicinarti al tuo obbiettivo di giornata. Arrivi a destinazione dopo parecchi minuti e fortunatamente ti ritrovi da solo a scrutare da lontano la roccia piatta che fungeva da balcone per la curiosità del cecchino.
Testimonia la corretta posizione una confezione vuota di fagioli in scatola, aperta malamente con un attrezzo poco idoneo, forse un seghetto. Aspetti ancora una mezz'oretta nascosto nel cespuglio in cui ti trovi. Non vuoi brutte sorprese e hai solo un piccone tra le mani, poco adatto contro un arma da fuoco.
Passato il tempo utile ti avvicini e comincia il gioco dell'investigatore privato.
La confezione di fagioli non è scaduta o danneggiata. Poco più a valle ci sono resti di scorza d'arancia. Le bacche a fianco della posizione di tiro non sono state toccate. Tutto questo denota che il cecchino se la passa bene a rifornimenti e questa abbondanza sta alla base della sua scarsa aggressività. Una bestia affamata e armata avrebbe sicuramente premuto il grilletto vedendoti fermo ai piedi della montagna intento a lavarti il viso nel ruscello. Vista da qui la tua posizione era terribilmente scoperta. Ti dai dello stupido incosciente.
Qui non c'è altro da vedere e ti volti cercando le tracce della sua dipartita. Sembra essere sceso a valle costeggiando lo strapiombo ed essersi diretto verso il fienile dietro il quale, ai suoi occhi, eri scomparso.
Decidi di andare dalla parte opposta e risalire il costone poco pendente per guadagnare una posizione privilegiata e godere del panorama.
Da bambino frequentavi un lungo simile, un bosco di faggi e castagni che racchiudeva al suo interno le rovine di un antico borgo. Era la meta autunnale preferita dai tuoi genitori per cercare funghi e fragoline e passare una giornata nella natura. Un tuffo al cuore ti assale quando tra il fitto boscame scorgi dei massi troppo regolari per essere naturali. Ti ritrovi ai piedi di un' antico rudere, un caseggiato medioevale terribilmente simile a quello ancora vivo nei tuoi ricordi. Ma non può essere lo stesso. Da bambino vivevi a mille miglia da qui. Quelle mura franate risvegliano i ricordi ma non sanno più accendere i tuoi sogni come facevano un tempo, quando ti immaginavi sovrano di un regno sfarzoso, padrone di tesori e terreni, quando fingevi che un castello diroccato fosse  il tuo regno e la tua dimora.
Ora, da adulto, ti appropri della tua scoperta e ti sembra di aver realizzato un sogno fantastico.
Devil's Castle, così cita la targhetta affissa alla base di un capitello franato, diventerà la tua casa, sufficientemente lontana da qualsiasi centro abitato da tenere lontani i curiosi vivi e i morti affamati. La torre, unico manufatto ancora in piedi, sarà dimora e osservatorio. Le cinta franate saranno accessi facilmente controllabili e con gioia ti riappropri delle tue fantasie di ragazzino e ti senti meno solo, meno in pericolo, meno sperduto.
Una casa è quel posto dove a tutto puoi dare un inizio e nulla ti vieta di credere che questo luogo sia sempre stato tuo e che da qui possa cominciare una nuova orribile vita.